giovedì 7 giugno 2012

La violenza dell'estremismo

Capisco che la Grecia viaggi sull'orlo del baratro.
Capisco che ci sia rabbia, collera e indignazione.
Ma vedere che oggi (7 giungo 2012 e non il 30 giugno 1934) Ilias Kasidiaris, un parlamentare di Alba d'Oro, l'ormai famoso partito neonazista greco che il 6 maggio ha ottenuto il 6,96% dei voti e 21 deputati, ha usato violenza fisica su due parlamentari di Syriza (il partito di Tsipras) e del KKE (il partito comunista) nel corso di una trasmissione in diretta sulla tv privata Antenna mi ha totalmente sconcertato.
Codesto "individuo" ha prima versato un bicchiere contro Rena Dourou, insultandola, quindi ha colpito con schiaffi e pugni in faccia l’altra collega, Liana Kanelli, che nel frattempo si era alzata per protestare.
Il deputato ha quindi abbandonato gli studi televisivi, senza che il personale riuscisse a fermarlo.
Ammesso e non concesso che la violenza è il rifugio dell'ignorante, come può uno schifo d'uomo del genere avere anche solo la possibilità di sedere nella Troika in uno dei momenti più difficili della sua storia?
Essendo il nazismo, per sua stessa definizione, antidemocratico non dovrebbero avere alcuna legittimità, i suoi sostenitori dovrebbero essere perseguiti legalmente e non dovrebbero avere alcuna possibilità di rappresentanza politica.
La democrazia non è un sistema in cui ognuno può far quello che gli pare: è lo stato dei diritti e dei doveri a patto che si rispettino delle regole imprescindibili, non negoziabili.
E questa putrida feccia vorrebbe utilizzare i diritti che la democrazia fornisce pur non riconoscendone di fatto la legittimità?
Assurdo.
Non ripetiamo l'errore di lasciar spazio a questi criminali.


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